Messina Film Festival 1999

Messina Film Festival 1999

7/14 dicembre 1999

La quarta edizione del Messina Film Festival si muove su binari ormai consolidati. La sezione concorso lungometraggi, sempre diretta da Francesco Calogero ospita otto film giudicati dalla Giuria composta da Giovanni Bogani, Marco Dentici, Livio Iacob, Tiziana Lodato e Gianni Zanasi. A vincere Marco Bechis con il suo Garage Olimpo, il doloroso atto d’amore del regista ai desaparacidos argentini. Ancora il concorso cortometraggi sul tema dello Stretto a cui partecipano quindici opere. A prevalere il giovane regista Pasquale Marino con il suo Le ali dei gabbiani.
Continua l’omaggio al cinema del regista Febo Mari con un nuovo appuntamento con il cinema che incontra la musica dei grandi compositori contemporanei. Il film Il fuoco è musicato dal vivo, in un Teatro Vittorio Emanuele gremitissimo, da Zbigniew Preisner (il compositore del grande Krzystof Kieslowski) con Leszek Mozder al pianoforte. Una serata straordinaria che ha sancito l’ennesimo appuntamento di rilevanza internazionale e che chiude una trilogia irripetibile di compositori contemporanei a confronto con il cinema muto di Febo Mari.
Ancora una perla è il ritrovamento del film muto L’orfanella di Messina (1909) di Giovanni Vitrotti. Una storia che prende le mosse dal terremoto di Messina e che arriva fino in Germania. A conferma dell’interesse che la catastrofe del 1908 ha suscitato in tutto il mondo. A musicare il film Ennio Morricone. Ancora un forte legame tra il cinema e la musica che accompagna il Messina Film Festival. Un omaggio è dedicato allo scenografo Marco Dentici, collaboratore di Marco Bellocchio e Francesco Maselli, con quattro film ed una imponente mostra nel Foyer del Teatro Vittorio Emanuele dove viene anche messo in scena uno spettacolo teatrale Codice privato con Amanda Sandrelli nel ruolo interpretato al cinema da Ornella Muti. La regia sempre di Francesco Maselli. Infine nella sezione Nuova Onda Italiana otto film indipendenti in prima visione per Messina.
Il poster ancora una volta è curato da Gabriella Davì.