
Aria (1987)
di Altman, Beresford, Godard, Jarman, Roeg, Russell (90')Regia: Nicolas Roeg (ep.1 Un ballo in maschera da Un ballo in maschera di Giuseppe Verdi), Charles Sturrige (ep. 2 La vergine degli angeli da La forza del destina di Giuseppe Verdi), Jean-Luc Godard (ep. 3 Enfin il Est ma Puissance da Armide di Jean-Baptiste Lully), Julien Temple (ep. 4 La donna è mobile da Rigoletto di Giuseppe Verdi), Bruce Beresford (ep. 5 Gluck, Das Mir Verblied da Die tote Stad di Erich Wofgang Kormgoldt), Robert Altman (ep. 6 Lieu Désolés daLes Boréades di Jean-Philippe Rameau), Franc Roddam (ep. 7 Liebestol da Tristano e Isotta di Richard Wagner), Ken Russel (ep.8 Nessun dorma da Turandot di Giacomo Puccini), Derek Jarman (ep.9 Depuis le jour da Louise di Gustave Charpentier), Billy Bryden (ep. 10 Vesti la giubba da I Pagliacci di Ruggero Leoncavallo) Interpreti: Theresa Russell (King Zog) in Un ballo in maschera, Beverly D’Angelo (Gilda) in Rigoletto, Elisabeth Hurley (Marietta) in Die tote Stadt, Bridget Fonda (amante) in Liebestold, Tilda Swinton (giovane ragazza) in Depuis le jour. Produzione: Don Boyd, Al Clark, James Mackay Distribuzione: Miramax Film, Image Entertainement Origine: Regno Unito Anno: 1987 Durata: 90’ L’operazione si fonda sull’idea di celebrare il mondo dell’opera affidando a dieci registi un breve frammento audiovisivo da realizzare sullo spunto di una celebre aria operistica. Nelle scelte dei singoli autori ovviamente la fa da padrone il melodramma italiano, con netta prevalenza di Giuseppe Verdi ma anche con incursioni nella Turandot di Giacomo Puccini e nei Pagliacci di Ruggero Leoncavallo. Altri omaggi coinvolgono Rameau, Lully, e il Tristano e Isotta di Richard Wagner, andando poi a riscoprire un autore meno conosciuto come Erich Korngold. Dieci registi interpretano a modo loro dieci arie d’opera da Verdi a Puccini, passando per Wagner. Singolarmente gli episodi funzionano bene, ma il disegno complessivo appare un po' slegato. Per la maggior parte privi di dialoghi, i cortometraggi alternano esiti notevoli ad altri meno. Il più visionario e, volendo, migliore è quello firmato da Robert Altman, in cui viene mostrata una platea teatrale che attende, impazientemente, l'inizio di una rappresentazione. Segnalazioni positive anche per Jean-Luc Godard, coerente con le provocazioni che si annidano in tutti i suoi lungometraggi degli anni Ottanta, e per Nicolas Roeg, maestoso con l'accompagnamento di Verdi.