
Controvento 2001
Peter Del MonteCi vorrebbe una seconda vita per mettere a frutto le esperienze accumulate, accantonare rancori e gelosie, per superare i meccanismi di difesa che fanno della nostra esistenza una prova generale, un primo atto destinato a non avere seguito. Ci vorrebbe molto tempo per imparare a volersi bene e superare incomprensioni e diffidenze. Cosi purtroppo non è, e ci si può ritrovare a vivere sotto una campana di vetro, per rendersi impermeabili al mondo o all'opposto ci si può scoprire senza pelle, fragili e alla deriva in un mondo bastardo. Sono questi i due opposti caratteri delle sorelle di estrazione alto-borghese Clara e Nina, protagoniste dell'ultima opera di Peter Del Monte, autore atipico nel panorama italiano, dalle apprezzabili capacità introspettive, dalle mai banali riflessioni sull'incomunicabilità e sulla creazione di esistenze parallele come via di fuga dalla solitudine.
Clara è una psichiatra in un centro di salute mentale, privatasi della sfera emozionale come meccanismo di difesa, Nina è un'attrice nichilista, randagia, sempre in fuga dalle proprie responsabilità, tra un figlio trascurato e una serie di amanti che non sanno comprenderla. La distanza emotiva tra le donne è abissale, destinata a rimanere tale se non spuntasse dal nulla, nella vita ordinata della prima, un amico della seconda, l'infermiere Leonardo, un uomo smarrito e alcolizzato che rappresenta per l'algida Clara uno scossone sentimentale e nello stesso tempo la trasgressione in un'esistenza piatta e, soprattutto, il mezzo indiretto per confrontarsi con il mondo sconosciuto, che respinge e incuriosisce, della sorella.
L'intreccio tra i tre si fa sempre più serrato, sullo sfondo una Torino grigia e livida dove la pioggia si sente e si sogna anche quando non c'è, assurta ad emblema dell'alienazione nel recente cinema italiano da Calopresti in poi. Più che lo sviluppo della vicenda affascina la descrizione dei personaggi, che sembrano uscire dallo schermo tanto sono ben delineati dalla sceneggiatura. L'avvicinamento tra Clara e Leo è sapientemente descritto (lei che sente la sua presenza in una sala affollata) l'intensità degli sguardi che si cercano e si scrutano in una notte bizzarra e decisiva. I tre attori che attori che sviluppano personaggi già interpretati più volte in passato sono decisivi per la tenuta dei film che, nonostante perda compattezza e fluidità nella seconda parte, rappresenta un'interessante indagine sulla zona d'ombra che può attrarre e risucchiare ciascuno di noi, sull'implosione della famiglia e sull'impossibile recupero dei legami allentati.
REGIA: Peter Del Monte
SOGGETTO E SCENEGGIATURA: Gloria Malatesta, Claudia Sbarigia, Peter Del Monte
FOTOGRAFIA: Saverio Guarna
MONTAGGIO: Simona Paggi
MUSICA: Paolo Silvestri
INTERPRETI: Margherita Buy, Valeria Gelino, Ennio Fantastichini, Maria Monti
PRODUZIONE: Carlo Pontesilli, Peter Del Monte, Andrea de Liberato
ORIGINE: Italia 2000
DISTRIBUZIONE: Istituto Luce
DURATA: 94'