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Una Canna con Goldrake 1999

Giuseppe Gandini

Pino si è laureato e decide di festeggiare la laurea nel la casa di famiglia in montagna, ad Alpe di Bedonia, un paesino di provincia di Parma arroccato sugli Appennini. La casa è piuttosto malmessa, senza acqua calda, né luce, senza gas, né telefono. Alla festa prendono parte una ventina di amici di Pino, ai quali si aggiungono quattro amici del fratello. La solitudine della casa, il contatto cosi stretto, inducono a una riflessione più profonda e il week-end in montagna diventa un'occasione di confronto generazionale per chi è cresciuto nella " bambagia disimpegnata" degli anni '80, allevato da chi aveva fatto il '68. Questo film è il primo in Italia ad essere realizzato secondo le regole del manifesto Dogma '95, ma non è riconosciuto ufficialmente perché non è girato in 35 mm.

Regia Giuseppe Gandini
Soggetto e Sceneggiatura Giuseppe Gandini
Fotografia Stefano Marietti
Montaggio Daniele Donà
Musica 06 Frisco/Affair Suono Alberto Gigante
Interpreti Mariasilvia Accardo, Salima Balzerani, Andrea Barsacchi, Toni Campanozzi, Susi Cola, Pierluigi Coppola, Luca De Pascalis, Ettore D'Alessandro, Sergio Ferrari, Elena Felloni, Massimo Ferroni, Sergio Fortini, Serena Gangale, Daniel Gordon, Imogen Kusch, Pino Labbate, Francesco Landini, Giannantonio Martinoni, Virgi lio Mecca, Andrea Mieli, Giovanna Nodari, Sabina Pratesi, Helga Raimondi, Niki Siri
Produzione Il Grido S.R.L
Origine Italia, 1999 Colore, 89', Betacam

Giuseppe Gandini
Nato a Ferrara nel marzo del 1972, a diciannove anni gira il suo primo cortometraggio in 16 mm, Per noia o per amore, presentato al Festival Fedic di San Giovanni Valdarno. Si iscrive alla facoltà di Filosofia dell'Università di Ferrara. Nel 1992 gira il corto in super 8 Yogurt e uova. Nel 1994 presenta nella sezione Anteprima del Festival di Bellaria il super 8 Monumentaneamente. L'anno successivo riceve il Nastro d'argento come migliore cortometraggio per Il mito della realtà, una riflessione sul mito della caverna di Platone come primo studio sul cinema nella storia. Sempre nel 1995 lavora come assistente alla regia sul set del film Romanzo di un giovane povero, di Ettore Scola. Con questi tornerà a lavorare nel 1998, interpretando un ruolo nel film La cena, per il quale si aggiudica il Nastro d'argento come migliore attore non protagonista. Una canna con Goldrake è il suo primo lungometraggio.